Il gruppo è composto da:
- PAOLO TRETTEL tromba - cornetta
- STEFANO MENATO clarinetto - sax soprano
- FIORENZO ZENI sax soprano - tenore C melody
- LUIGI GRATA trombone - tuba
- ENRICO MERLIN banjo - chitarra
- GIORGIO BEBERI sax basso - sax tenore
- RENZO DE ROSSI pianoforte
- CLAUDIO ISCHIA batteria
Con il gruppo collaborano anche altri musicisti tra cui STEFANO CANIATO pianoforte, ROMAN HINTEREGGER batteria, HANNES PETERMAIR trombone, PEPITO ROS saxes.
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New Project
- Bix Beiderbecke 100th Anniversary Tribute
video demo
In questo lavoro dedicato a Bix Beiderbecke sono presenti tutti i brani composti dal celebre musicista di Davenport, oltre a composizioni originali e tradizionali. L'intero progetto, come in un viaggio nel tempo, parte dagli anni venti per approdare ai giorni nostri in una miscela di sonorità antiche e moderne.
La Tiger Dixie Band è una delle poche band a livello internazionale, che si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli "anni ruggenti", proponendolo con un approccio interpretativo originale ed attuale.
Le atmosfere tipiche del New Orleans e del Chicago Style, del Charleston e del Ragtime, sono filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito, anche per via dell'utilizzo di alcuni strumenti originali dell'epoca. Il sound generale è però filtrato attraverso le esperienze musicali più moderne dei singoli membri della Tiger Dixie Band, che si fondono sui vari piani dell'esecuzione (dall'arrangiamento all'improvvisazione).
Ciò fa sì che il repertorio del gruppo, anche quando questi si muove nel territorio tradizionale, non risulti un prodotto di carattere revivalistico, ma piuttosto espressione della volontà di rendere evidente quanto questo genere musicale non sia invecchiato più dello Swing, del Bebop o dell'inossidabile "corpo" degli standards. Alla base dei vari progetti della Tiger Dixie Band vi è quindi l'idea che la musica di Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller, Bix Beiderbecke e degli altri giganti degli albori del 20° secolo e del primo dopoguerra, ha pari nobiltà delle altre correnti jazzistiche e può essere ulteriormente sviscerata e riproposta ai nostri giorni senza ricadere in stucchevoli operazioni di ripristino conservativo.
Markus Stockhausen plays on 3, 9 10, 11, 12, 14, 15.
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New CD
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