9 ottobre 2003 L'Adige
Dedicato a Bix, però rivisitato Nuovo cd per i trentini della "Tiger Dixie"
con il figlio di Stockhausen e Lucia MinettiNel disco anche tre inediti del grande musicista e le versioni più "attuali" arrangiate dal gruppo
Di GIGI ZOPPELLO
TRENTO - La "Tiger Dixie Band", formazione trentina fra le più apprezzate, ha appena pubblicato il suo nuovo cd. E si tratta di un progetto molto ambizioso, culminato in un lavoro di altissima qualità. "Bix" - questo il titolo - è infatti un omaggio al grande trombettista Leon Bix Beiderbecke. Se da una parte il gruppo trentino ha reinterpretato i suoi pezzi originali con rigore filologico, dall´altra si è tentata anche una attualizzazione dei brani, in versione contemporanea. Il tutto con il supporto di alcuni fra i migliori solisti in circolazione: da Markus Stockhausen alla tromba, alla voce di Lucia Minetti, al violino di Lorenzo Casera. "È un omaggio alla modernità di Bix - spiega il leader della band, Enrico Merlin - che abbiamo curato affrontando innanzitutto alcuni brani in modo filologico. Abbiamo registrato nella prima parte del cd tutte e cinque le composizioni conosciute di Bix, compresi tre inediti assoluti. Abbiamo avuto cura di recuperare gli strumenti originali dell´epoca, quindi la cornetta al posto della tromba, ma anche un sax in Do e un sax basso che comunque avevamo nella strumentazione del gruppo". Interessante la seconda parte del disco: "Da "In a Mist" in poi - spiega ancora Merlin - abbiamo affrontato i temi di Leon Bix Beiderbecke, con composizioni arrangiate da noi, con l´uso ad esempio della chitarra elettrica". Interessanti le collaborazioni: "Visto che abbiamo in qualche modo "trasfigurato" il personaggio Bix, era importante avere musicisti che ne incarnassero lo spirito, che lo conoscessero a fondo e che però avessero avuto percorsi di sperimentazione jazz contemporanei. Per la tromba, c´erano solo due nomi possibili: Rava o Stockhausen. Markus Stockhausen - afferma Merlin - ha risposto con entusiasmo al progetto, gli è piaciuto molto". Inoltre, la Tiger Dixie si è avvalsa in due brani della voce di Lucia Minetti, e del violino di Lorenzo Casera. Il risultato è davvero convincente: la Tiger Dixie interpreta con grande rigore la musica di Bix, che ebbe una carriera improntata al dixie, e poi vola alto nelle composizioni della seconda parte, soprattutto nel finale di "We and Bix" nel quasi free di "Bix in the Box". Informazioni sul cd si trovano nel sito www.tigerdixie.com
13 ottobre 2002 L'Adige
La band ha battuto nella finalissima un gruppo di Stoccarda - La Tiger Dixie domina in Francia vince il primo premio tim-jazz
Trento - onore al jazz ed alla tiger dixie band che qualche giorno fa in francia ha vinto il primo premio del tim (torneo internazionale della musica), sezione jazz. dopo un´estate all´insegna dell´impegno (a terni, all´interno del cartellone di trento estate, al festival del garda, a merano in cartellone con oregon e billy cobham, a bolzano) la tiger dixie, composta da paolo trettel (tromba), gigi grata (trombone), fiorenzo zeni (sax soprano), giorgio beberi (sax basso), enrico merlin (banjo) e carlo alberto canevali (batteria) ha ottenuto questo importante riconoscimento. «quando abbiamo partecipato alle selezioni nazionali, ancora a marzo, - confessa enrico merlin - non pensavamo proprio che saremmo arrivati alla fine. anhe l´altra sera, quando ci hanno proclamato vincitori, non ce l´aspettavamo proprio. è stata una grossa, ed apprezzata, sorpresa».
Le semifinali del tim (la giuria era presieduta da christian manen compositore e direttore d´orchestra francese) si sono tenute a salon-de-provence (francia) il 9 ottobre, dove la tiger dixie band si è trovata a concorrere con alcuni musicisti di alto livello tra cui spiccavano il trio jazzonline guidato da giampaolo ascolese (con dario lapenna e gianluca renzi) e la formazione di stoccarda ca saltacello. la tiger dixie ha concorso con alcuni brani dal primo cd «just here, right there»: l´esecuzione ha spedito in finale la formazione trentina. le due band si sono quindi affrontate la sera successiva in due sets della durata di circa trenta minuti a testa, con l´apertura effettuata dal gruppo italiano.
sin dalla street parade introduttiva, sulle note di «when the saints go marching in» la tiger dixie band ha saputo catturare l´attenzione del pubblico. il concerto si è poi dipanato attraverso il percorso stilistico caratteristico della band, dal charleston al blues, dal dixieland al chicago style. al termine dell´esibizione i sei musicisti hanno assistito con una certa trepidazione all´esibizione del gruppo tedesco, che ha dato prova di grande professionalità e preparazione tecnica. i saltacello hanno all´attivo diversi cd e tournée mondiali (soprattutto in estremo oriente dove hanno inciso anche un doppio live in seoul). il verdetto finale ha però premiato la tiger dixie band con una valutazione di 8.95.
nelle varie sezioni del prestigioso concorso internazionale quest´anno hanno partecipato alla fase semifinale più di 3500 tra musicisti e cantanti. il presidente del concorso max vandermaesbrugge, già allievo di messiaen e docente presso il conservatoire royale de musique de bruxelles, ha giustificato così la sua preferenza per la formazione italiana: «splendidi musicisti dalle notevoli capacità tecniche, ottima presenza scenica e oculata scelta del repertorio affrontato in maniera filologica, ma con spirito moderno.»
il premio finale consiste nell´inserimento dei vincitori nella programmazione di alcune delle più importanti rassegne musicali europee, che consentirà alla formazione italiana un´ulteriore affermazione nel panorama internazionale. la tiger rinnova il successo ottenuto al tim nel 1996 da un´altra formazione trentino- altotesina, il trio jazz fantasy guidato da michele giro, pianista al quale la tiger vuole dedicare questa vittoria nella speranza di reincontrarlo presto sui palchi di importanti manifestazioni jazzistiche.
2 luglio 2002 Il Mattino
Neppure il temporale ferma il primo concerto del Festival all'arena Kallmünz
Jazzando sotto la pioggia
Pubblico inchiodato davanti alla Tiger Dixie Band
di LAURA MAUTONE Il primo concerto del «Me-rano Jazz Festival», ha vistolesibizione della «Tiger DixieBand», formazione di cinque elementi, che opera nel settore della ricerca e della riscoperta del jazz degli inizi del 900. Lo spettacolo, iniziato da poco con un'insolita e inaspettata entrata del gruppo dal fondo delle tribune, è stato temporaneamente interrotto dalla pioggia battente, ma il pubblico (circa cento persone), affascinato dalle note scanzonate del jazz tradizionale,ha resistito anche sotto la pioggia. Enrico Merlin,suonatore di banjo, ha invitatoil pubblico sul palcoscenico,ma per motivi di sicurezza la simpatica proposta non si è potuta concretizzare. Per fortuna il tempo nelcorso della serata è stato piùclemente ed il concerto è continuato spaziando dal Ragti-time al Charleston, dal Blues al Dixieland. Il repertorio, tratto dall'ultimo Cd intitolato «Just Here, Right There», haofferto un omaggio agli emigrantiitaliani, che hanno dato un'importante impronta allinguaggio jazzistico: da«Nick» la Rocca, a Adrian e Arthur Rollini, a Tony "Sbarbaro", Joe Venuti e molti altri. Una musica che mette il buonumore, che muove legambe e appassiona, quella jazz: durante l'esecuzione deivari brani i musicisti, Paolo Trettel alla tromba, StefanoMenato al clarinetto, Luigi Grata al trombone, Giorgio Beberi al sax, Enrico Merlinal banjo e Carlo Alberto Canevalialla batteria hanno dimostratodi divertirsi nelle sfide di improvvisazione e nelle parti solistiche di notevole qualità, in cui si sono rincorsi tra le note e i motivi. Particolarmente apprezzati i classici «quatro e quattro», ovvero il «botta e risposta» tra i vari strumenti, con suggerimenti molto vicini al contrappunto tematico.
I brani eseguiti, sia tradizionali, che arrangiati o compostidal gruppo, hanno rievocato alcuni grandi nomi tutelaridi questo genere: Scott Joplin, Jelly Roll Morton, l'indimenticabile pianista della sfida a Novecento nel film La leggenda del pianista sull'oceano», Louis Armstrong e Bix Beiderbecke.
6 agosto 2002 L'Adige
Tiger: il jazz delle origini
TRENTO - Domenica sera all´insegna della buona musica con la Tiger dixie band ai Giardini S.Chiara. Una platea composta, raccolta sotto il tendone di Trento estate, ha vissuto le emozioni del viaggio alle origini del jazz proposto dalla band trentina.
Dal reg della foglia d´acero, all´intramontabile musica del leggendario "zio" Louis Armstrong, passando per i musicisti jazz di origini italiana, come Nick La Rocca, meno conosciuti, ma, come sottolineato dalla Tiger stessa, importantissimi nel panorama muscale di quegli anni, fino all´inedito «The disk land» di Maurizio Scomparì, laTiger dixie band ha proposto uno spettacolo piacevole, armonico e davvero ben suonato.
Davanti al palco un gruppetto di bambini è rimasto seduto immobile per tutta la durata del concerto, incantato dalle melodie del banjo di Enrico Merlin, voce narrante del racconto dell´emigrante, scritto dal trentino Andrea Maffede. Che era in platea, ma al momento dei ringraziamenti ha preferito rimanere nascosto tra il pubblico.
Una storia ricca di atmosfera dei fumosi locali in cui strampalati suonatori hanno segnato un epoca che ancora oggi conserva il suo fascino.
Il pubblico ha apprezzato lo spettacolo tanto che c´era anche chi, al fondo del tendone accennava a ballare, anche solo con un timido movimento delle gambe, che andavano da sole al ritmo trascinante della musica.
F.L
26 agosto 2001 Alto Agide
Campo Tures. Conclusa con successo «Cucina in strada» abbinata al festival musicale
Premiati «Tiger Dixie Band» e «Ploner»
CAMPO TURES. Si è conclusa martedì scorso, favorita anche dalle condizioni meteorologiche che hanno risparmiato dalla pioggia la serata finale, la manifestazione 2001 della «Cucina in strada» di Campo Tures che quest'anno ha coinciso anche con un festival musicale sui generis che ha animato tutte e sette le serate estive del centro cittadino e distribuito anche consistenti premi ai partecipanti. La serata finale, che ha visto risalire sul podio tutti i complessi che avevano ottenuto il massimo riconoscimento della giuria nelle sei tappe precedenti, è stata seguita da un gran numero di persone che hanno ancora una volta avuto modo di apprezzare sia la qualità della musica proposta che l'insieme di tutto il restante intrattenimento, dai giocolieri da strada fino ai comici ed ai mimi che hanno animato la serata. In conclusione del festival la palma della vittoria, che per l'occasione assegnava un premio in denaro di ben 12 milioni di lire oltre ad una chitarra fatta a mano, è stata divisa in due fra la Tiger Dixie Band di Trento e l'Orchestra da ballo Ploner di Ortisei. La premiazione è stata effettuata dal presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder in persona con l'assistenza di Karl Wieser, sponsor principale della manifestazione musicale. Nelle sue serate, la cucina in strada ha richiamato a Campo Tures fra le 5 e le 7 mila persone per sera.
6 agosto 2001 Alto Adige
PINZOLO
Grazie al «jazz degli emigranti» rivive la storia della val Rendena
Matteo Ciaghi
PINZOLO. «E' stata un vera sorpresa per noi assistere qui a Pinzolo a un concerto di musica jazz di così alta qualità». Lo hanno sottolineato soddisfatti e compiaciuti due anziani turisti milanesi, appassionati di questo genere, dopo aver assistito allo spettacolo "Il jazz degli emigranti" messo in scena martedì sera in piazza Carera dai "Tiger Dixie Band". Il complesso, che si ispira al dixie degli anni '20, ha proposto in uno stile rispettoso delle sonorità originali un interessante repertorio di jazz classico.
L'orchestra, con Franco Trettel alla tromba, Fiorenzo Zeni al clarinetto e sax soprano, Luigi Grata al trombone, Enrico Merlin con banjo e guitar, Giorgio Beberi ai sax tenore e soprano e Claudio Ischia alla batteria, ha interpretato in maniera singolare, appassionata e coinvolgente una serie di brani molto belli, significativi di un momento fra i più alti della letteratura musicale americana di questo genere. Nella valle degli emigranti e dei "moleta", numerosissimi al di là dell'Atlantico, i suonatori hanno voluto dedicare loro il primo pezzo "From Italy to New York", con "When the Saints go marchin' in" accompagnato nella piazza dal pubblico composto da parecchi "rendenglesi". Quindi si sono esibiti in una serie di apprezzatissimi "tribute": a Scott Joplin ("Maple leaf rag"), a Jelly Roll Morton ("Wolverine blues", "Panama", "Tin roof blues"), a D.J. La Rocca ("Fidgety feet-Tiger rag"), a Louis Armstrong ("Muskrat ramble", "Basin street blues", "Struttin' with some barbecue"), a Bix Beiderbecke ("Bill Bailey, "Royal garden blues", "Who's sorry now", "I've found a new baby") per finire ancora sul tema dell'emigrazione con "Just Here", "Right There", "Back to Italy at present day" e un suggestivo "Good morning blues". La manifestazione ha ottenuto consensi fra i valligiani e gli ospiti.
19 luglio 2001 Alto Adige
A CAMPO TURES Festa di musica, primi verdetti delle giurie
CAMPO TURES. Proseguono con successo le serate del «Festival di musica e buona cucina» che arricchisce ed arricchirà settimanalmente il centro storico di Campo Tures fino all'ultimo martedì di agosto. La serata del martedì di questa settimana era dedicata alla musica jazz e dixieland che solo qualche giorno addietro aveva vissuto applauditi momenti anche in quel di Brunico. Per quanto riguarda il concorso, che distribuisce consistenti premi in denaro ai vincitori e che seleziona i complessi per la scintillante finale in programma il 28 agosto, fra gli otto complessi che hanno preso posto sugli appositi palcoscenici la giuria «tecnica» ha premiato il gruppo dei Tiger Dixie ai quali è andato naturalmente il premio di tre milioni di lire che è in palio per ogni serata di gara. Completamente diversa invece la preferenza del pubblico che ha inserito nell'urna del complesso afro dei Saf-Sap circa il 25% dei 3000 tagliandi di voto che sono stati distribuiti nella serata a ciascun visitatore che acquisti una consumazione agli stand della festa. Anche loro hanno così intascato il premio di 3 milioni di lire ed anche loro torneranno nella serata finale a contendersi il titolo di vincitore e l'ambito premio che quella volta sarà di ben 12 milioni.
3 ottobre 2001 Corriere delle Alpi Bellunesi
Un viaggio nel jazz tradizionaleVenerdì alle 21.30 inizia la stagione dell'Unisono di Feltrecon il concerto dei sei musicisti della "Tiger Dixie Band"FELTRE Un viaggio musicale attraverso i tempi e i luoghi del jazz tradizionale. Ecco la definizione che i componenti della Tiger Dixie Band danno della loro attività. La formazione, specializzata in Dixieland, sarà protagonista venerdì sera alle 21.30 del concerto in programma al Circolo Arci Unisono. Comincia dunque con un grande evento la stagione di concerti e spettacoli messi in programma dall'associazione feltrina che sfrutta gli spazi di Palazzo. Guarnieri. La Tiger Dixie Band è composta da sei musicisti che da alcuni anni amano confrontarsi con il jazz del '900, con un repertorio che spazia dal Ragtime al Charleston, dal Blues al Dixieland. Una delle particolarità del gruppo sono gli arrangiamenti dei brani tradizionali.I brani tradizionali infatti vengono proposti sia con arrangiamenti dell'epoca, sia con nuovi arrangiamenti, scritti dai componenti del gruppo. Del grupop, un sestetto, fanno parte Paolo Trettel (tromba), Stefano Menato (clarinetto), Luigi Grata (trombone), Enrico Merlin (banjo e chitarra), Giorgio Beberi (sax basso e tenore), Carlo Alberto Canevali (batteria).Di sicuro, venerdì, il gruppo completamente acustico, proporrà i brani del suo ultimo lavoro "Just here, Right there", uscito l'ultima settimana di marzo per l'etichetta Velut Luna di Marco Lincetto. In realtà si tratta del primo Cd della formazione che ha realizzato l'opera in una serie di capitoli dedicati ad alcuni dei grandi maestri del jazz: Scott Joplin, Jelly Roll Morton, Nick La Rocca, Louis Armstrong e Bix Beiderbecke. I brani non sono però affrontati in maniera didascalica o strettamente filologica, benché tutto il materiale sia stato registrato in chiave completamente acustica (nemmeno la chitarra o il contrabbasso sono stati amplificati). "Abbiamo cercato - si legge nella presentazione del disco - di dare una lettura personale e a corredo della musica vi è anche un racconto dello scrittore Andrea Manfredi che narra la storia di un emigrante italiano intorno al 1915 negli Stati Uniti". L'emigrante non sa nulla di jazz, ma per una serie di vicissitudini viene a contatto con questa musica e intraprende così un viaggio tra New York, New Orleans e Chicago.Il disco si conclude con tre brani in apparenza diversi, ma che forse chiariscono il punto di vista del gruppo rispetto al jazz. SI tratta di Discland, The revenge of the elephant e Good morning blues. Il primo è di Maurizio Scomparin e, dall'approccio chiaramente dixie, progressivamente si libera dai consueti clichés interpretativi.Il secondo è un arrangiamento di tutta la band di "Tiger Rag", mentre il terzo porta la firma di Fiorenzo Zeni, ed è un solare brano swing. Il concerto all'Unisono jazz cafè, venerdì comincia alle 21.30, ingresso 20 mila lire.
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